Nelle regioni fresche e temperate, i gustosi pomodori stanno purtroppo per terminare la loro stagione di crescita. Ci auguriamo che vi abbiano regalato un raccolto abbondante e saremo lieti di darvi suggerimenti su cosa fare con il terreno dopo i pomodori per utilizzarlo al meglio e sfruttarne le risorse.

Gli agricoltori di tutto il mondo utilizzano alcune pratiche per migliorare la qualità dei loro prodotti, come la semina in base alle fasi lunari. Una di queste pratiche è la rotazione delle colture. In passato, gli agricoltori hanno scoperto che, coltivando determinate colture in un certo ordine, potevano ottimizzare le preziose risorse del suolo.

I metodi degli agricoltori si sono dimostrati efficaci nella loro pianificazione da tempo immemorabile. Le piante crescono bene

Se una coltura viene coltivata stagione dopo stagione, anno dopo anno, senza interruzioni, il terreno tende a deteriorarsi sia nella struttura che nel contenuto di nutrienti. Con una corretta rotazione delle colture, invece, ogni coltura successiva aggiunge al terreno i nutrienti che sono stati utilizzati dalla coltura precedente.

Come praticare la rotazione delle colture?

La regola più semplice è quella di piantare una coltura fuori suolo seguita da una coltura sotterranea. Meglio ancora è coltivare i quattro gruppi di piante che beneficiano maggiormente della rotazione delle colture. Questi sono:

  • piante bulbose, tra cui pomodori e patate, peperoni e melanzane, peperoni e peperoncini;
  • ortaggi di brassica tra cui cavoli, cavolfiori, broccoli e cavoletti di Bruxelles;
  • Germogli comprese barbabietole, carote, pastinache e rape (ricordate che le patate NON sono piante da radice, ma tuberi);
  • Legumi compresi fagioli e piselli.

Cosa piantare dopo i pomodori? Prova con i fagioli

Dopo i pomodori si dovrebbero piantare i legumi e poi le brassicacee, comprese le brassicacee. È noto che i legumi trattengono l’azoto nelle vescicole che si formano sulle loro radici, fornendo così azoto al terreno. Tuttavia, questo beneficio diventa evidente solo quando la pianta è perfettamente “adagiata” nel terreno. La raccolta dei legumi ridurrà al minimo le sostanze nutritive, quindi lasciate che alcune piante muoiano e marciscano.